In un contesto di sovrainformazione come quello attuale, la cultura finanziaria continua a essere una lacuna per la maggior parte degli spagnoli. È quanto emerge dall’ultima Indagine sulle competenze finanziarie della Banca di Italia: solo il 19% degli intervistati è stato in grado di rispondere correttamente a tre domande di base su inflazione, tasso di interesse fisso annuo e diversificazione. Una mancanza di conoscenze che limita la capacità di ottimizzare le risorse disponibili e anticipare le esigenze future.
Organizzare le esigenze finanziarie
Uno dei metodi di risparmio più efficaci consiste nell’organizzare le esigenze finanziarie in quattro sezioni con variabili e obiettivi propri: la previsione delle spese quotidiane, un “cuscinetto” di risparmio di almeno un anno, la pensione e gli investimenti.
Laura Comas de Alarcón, direttrice dello Sviluppo e della Trasformazione della Banca Privata, sottolinea l’importanza di creare cassetti mentali. “Un cliente che vuole iniziare a pianificare deve ‘catalogare’ mentalmente i propri obiettivi e suddividerli in scadenze diverse, disaggregando i rendimenti per ciascuno di essi”, spiega. A seconda che si tratti di un obiettivo a lungo o a breve termine, sarà opportuno optare per prodotti diversi.
Per molti questo processo non è facile. “È un processo razionale e noi esseri umani siamo molto emotivi”, afferma Comas de Alarcón. Inoltre, secondo l’Eurobarometro, la Italiaè il quarto Paese dell’UE con il livello di conoscenza finanziaria più basso, e gli studenti di 15 anni stanno peggiorando e sono al di sotto della media OCSE, secondo l’ultimo rapporto PISA.
Riflettere sugli obiettivi
Da dove iniziare a pianificare? Innanzitutto, bisogna capire che una buona salute finanziaria comprende la gestione del risparmio, gli investimenti, la protezione dai rischi e la pianificazione della pensione. “Si tratta di garantire la sicurezza finanziaria per tutta la vita, anticipando le esigenze future e ottimizzando le risorse disponibili”, spiegano i professionisti consultati. “Innanzitutto bisogna riflettere sugli obiettivi. Quali sono le mie spese attuali? Quali saranno quelle future? Come mi proietto nel futuro? Chi ha un buon gestore che lo accompagna e lo aiuta a riflettere capisce meglio perché ha investito e sopporta meglio i propri investimenti”, assicura Comas de Alarcón. Uno dei prodotti offerti dalla sua società sono i portafogli a gestione discrezionale, che consentono di delegare gli investimenti a esperti e con cui è possibile iniziare a investire a partire da 500 euro.
Gli esperti sottolineano inoltre che non tutti i profili sono adatti all’investimento. “Possiamo investire purché abbiamo le conoscenze necessarie e conosciamo il nostro orizzonte temporale. Non è la stessa cosa investire per un viaggio o per gli studi tra 10 anni che pensare alle vacanze dell’anno prossimo. Bisogna anche tenere conto del profilo di rischio di ciascuno. Se investo in un prodotto e l’investimento scende del 10%, riuscirò a dormire o no?”, spiega Martínez.
Questa pianificazione, che dovrebbe essere presa in considerazione da chiunque, svolge diverse funzioni, come proteggersi dagli imprevisti (tramite assicurazioni sulla vita, sulla casa o sulla salute); mantenere il tenore di vita (garantendo un reddito stabile durante la fase di pensionamento); realizzare progetti di vita (come l’acquisto di una casa, l’avvio di un’impresa o l’istruzione dei figli); e l’ottimizzazione del patrimonio attraverso investimenti diversificati e una corretta pianificazione fiscale.
La regola del 50/30/20
Per raggiungere questi obiettivi, gli istituti finanziari offrono diversi prodotti, come piani pensionistici, fondi di investimento, assicurazioni di risparmio, conti remunerati e portafogli gestiti. La scelta giusta dipende dal profilo di rischio, dall’orizzonte temporale e dagli obiettivi del cliente. Si consiglia di avvalersi dell’aiuto di professionisti al momento di scegliere tra le diverse opzioni per evitare di prendere decisioni che potrebbero rivelarsi eccessive o poco ambiziose. “L’errore più comune da parte del risparmiatore è quello di decidere da solo, senza alcuna consulenza, l’importo ideale da mettere da parte ogni mese”, avvertono.
Nel settore esiste la cosiddetta “regola d’oro 50/30/20”, che consiste nel prendere il proprio reddito mensile e dividerlo in percentuali. Si calcola quindi che il 50% debba essere destinato a coprire le necessità primarie, il 30% a qualche capriccio o al tempo libero e il 20% a pianificare un risparmio per il futuro. Altri concetti chiave da tenere in considerazione sono l’orizzonte temporale, il rapporto tra rendimento e rischio, la volatilità (più è alta, maggiore è il rischio), la correlazione tra gli attivi, l’inflazione (che riduce il potere d’acquisto) e l’interesse composto (tutto il denaro investito genera a sua volta interessi).
Fonti affidabili e regolamentate
Secondo Comas de Alarcón, “le persone tendono a essere risparmiatrici e meno propense a investire perché hanno un’enorme avversione al rischio”, anche se avverte che se una persona lascia tutto il suo denaro immobilizzato “tra 20 anni varrà meno a causa dell’inflazione”. “Con un buon accompagnamento, il cliente capisce che deve passare dal risparmio all’investimento e considerarlo come qualcosa di necessario per raggiungere obiettivi a lungo termine e non come qualcosa con cui guadagnare molto denaro”, riassume. Ecco perché, in un contesto di boom delle informazioni finanziarie su Internet, Comas de Alarcón insiste sul fatto che i clienti “devono cercare fonti regolamentate, accurate e con solidi processi di informazione e gestione, perché altrimenti non possono distinguere le opinioni dalla verità”.
Gli istituti finanziari mettono a disposizione dei clienti piani e iniziative per informarli e consigliarli. Offre ai propri clienti un modello di consulenza in cui il gestore specializzato si occupa di guidare il processo di analisi delle esigenze di ciascun cliente e di definire, sempre in linea con le sue esigenze, gli obiettivi futuri. Dispone inoltre di un Piano di Cultura Finanziaria con programmi di divulgazione pubblici e gratuiti volti a promuovere un processo decisionale informato.
Da parte sua, BBVA ha lanciato diversi strumenti per aiutare i propri clienti a imparare a risparmiare e investire, incorporando un “coach” finanziario con l’intento di aiutare a migliorare le finanze personali dei clienti. Dal 2013 è in corso BBVA Mi Jubilación, un’iniziativa di cultura finanziaria che offre articoli, infografiche, video, simulatori e forum di analisi su pensioni e previdenza sociale.