Senza dubbio, con un investimento di 50 miliardi, si tratta di un progetto ambizioso, ma sono la quantità di energia che verrà prodotta e le aziende che vi partecipano a indicare la portata gigantesca che avrà, tanto da essere considerato unico nella storia.
Questo progetto non è solo il più ambizioso nella storia del Paese, ma anche il più rivoluzionario
La maggior parte dei progetti energetici a lungo termine richiede ingenti investimenti e molto tempo per la pianificazione, poiché implicano molteplici fattori, rendendo indispensabile una diagnosi iniziale per identificarli, nonché le esigenze collettive che si intendono soddisfare.
Soprattutto se si tratta di un progetto nucleare, perché la complessità e il livello di esigenza aumentano in modo significativo, richiedendo non solo un investimento finanziario piuttosto elevato che può raggiungere miliardi di euro, ma anche un periodo di costruzione che può estendersi a diversi anni.
Non sorprende quindi che i progetti nucleari siano piuttosto ambiziosi, poiché non solo sono pensati per investire grandi quantità di denaro, ma si prevede anche che la costruzione degli impianti richieda dai 6 ai 10 anni e che le operazioni possano protrarsi per decenni.
Proprio tutte queste considerazioni sono state prese in considerazione per far sì che finalmente un progetto nucleare nel Regno Unito ricevesse il via libera dal governo inglese, considerando che si tratta del più ambizioso nella storia di quel paese mai realizzato per produrre energia proibita.
I divieti relativi a questa energia derivano dalla radioattività che ne deriva
L’annuncio di questo ambizioso progetto nucleare che sarà situato nella contea di Suffolk è stato reso noto dopo che all’inizio del mese la gigantesca società energetica francese EDF ha reso nota la sua intenzione di acquisire una partecipazione azionaria del 12,5% nel progetto Sizewell C.
Il governo britannico, secondo quanto dichiarato dal ministro dell’energia britannico, ritiene che l’investimento sia necessario per “fornire elettricità a sei milioni di famiglie per almeno 60 anni”, come si legge nel comunicato stampa pubblicato sul suo sito web, compresi negozi e industrie. Inoltre, il progetto comporterà “un risparmio medio nel sistema elettrico di 2 miliardi di sterline all’anno una volta operativo”.
Si stima che questo gigantesco progetto segnerà l’inizio di una nuova era dorata per l’energia nel Regno Unito, che significherà per il Paese la liberazione dai vincoli e dai vincoli che hanno rappresentato le fluttuazioni del mercato globale dei combustibili fossili, nonché una riduzione della bolletta per i cittadini.
Si tratta senza dubbio del progetto energetico più ambizioso nella storia del Regno Unito e, sebbene in alcuni paesi le centrali nucleari siano considerate impianti proibiti a causa dei rischi di radioattività, non si può dimenticare che l’energia nucleare non ha il problema dell’impronta di carbonio dei combustibili fossili né l’intermittenza dell’energia eolica o solare.
Sei decenni di prosperità e risparmio energetico con il progetto Sizewell C
Nel sud-est dell’Inghilterra sarà costruita una centrale nucleare del costo di 38 miliardi di sterline, pari a oltre 43 miliardi di euro, dopo che il governo britannico ha approvato un accordo con gli investitori, come comunicato dal Ministero dell’Energia, che porterà i seguenti benefici:
- Una nuova era d’oro per l’energia nucleare
- Eliminare i ritardi nella costruzione degli impianti
- Evitare la dipendenza dai combustibili fossili
- Riduzione delle bollette energetiche
Nel progetto di costruzione dell’impianto nucleare Sizewell C, l’azionista di maggioranza sarà il governo britannico con una partecipazione del 44,9% e il resto delle azioni sarà ripartito tra importanti investitori del settore energetico mondiale, tra cui spicca la gigantesca società francese EDF,
- La Caisse: 20%
- Centrica: 15%
- Amber Infrastructure: 7,6%
- EDF: 12,5%
In conclusione, il progetto inglese più ambizioso della storia prevede un investimento di 50 miliardi di euro per produrre un’energia proibita che fornirà elettricità per oltre 20 anni e 300 TWh, il che significherà in un certo senso l’eliminazione della dipendenza energetica che ha vincolato il Regno Unito per decenni.