Bicarbonato di sodio è da sempre presente nelle case italiane, celebrato per la sua apparente versatilità come rimedio naturale per la pulizia e l’igiene. Da decenni, molte persone lo utilizzano con l’idea che possa “disinfettare” in modo sicuro e naturale oggetti, superfici, frutta e verdura. Questa convinzione è profondamente radicata nella cultura popolare, al punto che il gesto di lavare gli alimenti con una soluzione di bicarbonato viene spesso associato a una garanzia di igiene e protezione. Tuttavia, la realtà scientifica racconta una storia molto diversa.
La falsa credenza: pulizia e disinfezione non sono la stessa cosa
Una delle principali fonti di equivoco deriva dalla confusione tra i concetti di pulizia e disinfezione. Il bicarbonato di sodio, grazie alla sua struttura chimica basica e leggermente abrasiva, è estremamente utile per rimuovere sporco superficiale, residui organici e parte dei pesticidi da alimenti e superfici. Questo però non significa che sia in grado di eliminare germi o microrganismi patogeni.
Le sue proprietà permettono di facilitare la solubilizzazione di alcune particelle lipidiche e organiche, donando una sensazione di pulito alla vista e al tatto. È efficace, per esempio, nel pulire le stoviglie, deodorare il frigorifero o ridurre gli odori sgradevoli di tessuti e scarpe. Tuttavia, la pulizia superficiale non equivale all’abbattimento microbiologico: virus, batteri e parassiti non vengono neutralizzati dal bicarbonato, che non possiede un’azione battericida certificata come quella dei veri disinfettanti.
Proprietà reali e limiti del bicarbonato di sodio
Dal punto di vista chimico, il bicarbonato di sodio è un sale di sodio dell’acido carbonico, noto per i suoi molteplici usi in cucina e nella cura personale. È impiegato principalmente come additivo alimentare, agente lievitante e regolatore di pH. In alcune circostanze, viene consigliato anche per ridurre l’acidità dello stomaco. Sulla cute, per effetto tamponante e leggermente antisettico, può contribuire a contrastare alcuni fenomeni di proliferazione batterica responsabili di cattivi odori cutanei, come nel caso dei deodoranti naturali o dei collutori ad uso topico.
Tuttavia, tali utilizzi non devono essere confusi con la sanificazione. Il bicarbonato mostra solo una modesta azione antimicrobica, legata in gran parte al cambiamento del pH locale che può ostacolare parzialmente la crescita di alcuni ceppi batterici e fungini, senza però eliminarli. Le sue capacità si esprimono dunque soprattutto come regolatore del pH e non come agente disinfettante in senso stretto, e non sono assolutamente sufficienti a garantire una riduzione significativa della carica patogena di alimenti o superfici.
Il pericolo della falsa sicurezza, soprattutto sugli alimenti
Il rischio principale legato all’uso del bicarbonato per la “disinfezione” degli alimenti è quello di indurre una falsa sensazione di sicurezza, spingendo molte persone – tra cui le donne in gravidanza o chi è particolarmente attento alla propria salute – a sottovalutare il pericolo delle infezioni alimentari come la salmonellosi, la listeriosi o la toxoplasmosi. Molte istituzioni sanitarie e portali di sicurezza alimentare ribadiscono infatti che non esiste alcuna prova scientifica dell’efficacia igienizzante del bicarbonato su frutta e verdura.
In presenza di batteri, virus o parassiti sulla buccia di vegetali o sulla superficie di altri alimenti, il bicarbonato può contribuire solo a rimuovere una parte dei residui meccanicamente, ma non uccide i microrganismi dannosi. Per una vera sanificazione occorre ricorrere a prodotti certificati e sperimentati in ambito alimentare, come le soluzioni a base di ipoclorito di sodio comunemente commercializzate con il nome di Amuchina o simili.
Disinfettanti certificati vs bicarbonato: il confronto
Quando si analizza la reale efficacia tra Amuchina e bicarbonato relativamente agli alimenti, emerge una netta differenza:
- Amuchina è un prodotto appositamente studiato per disinfettare: elimina la maggior parte dei batteri, virus e altri agenti patogeni potenzialmente pericolosi per la salute umana. È ampiamente utilizzata in ambito ospedaliero, ristorativo e nelle mense scolastiche, proprio perché la sua efficacia è normata e certificata.
- Il bicarbonato, invece, non può vantare alcuna attività battericida o disinfettante riconosciuta dalla comunità scientifica, ma solo una funzione pulente e deodorante. Va usato per rimuovere sporcizia e sostanze residue, ma non come sostituto dei prodotti igienizzanti veri e propri.
La differenza tra i due si riflette anche dalle raccomandazioni delle principali fonti di sicurezza alimentare: in tutti i casi in cui sia necessaria una sanificazione profonda (ad esempio con vegetali il cui consumo crudo implica un rischio sanitario), il bicarbonato non fornisce alcuna garanzia e il suo impiego espone a possibili contaminazioni alimentari.
Perché la leggenda persiste? Come comportarsi correttamente
L’origine di questa leggenda metropolitana risiede probabilmente nel vasto uso popolare del bicarbonato e nella sua presenza in prodotti pubblicizzati come alternative “naturali” e sicure. Inoltre, non va dimenticato il ruolo del “passaparola” e delle informazioni non verificate. Tuttavia, le fonti tecniche e specialistiche e persino il settore della ristorazione e della grande distribuzione organizzata concordano sul fatto che il bicarbonato non sia un disinfettante, ma abbia solo una funzione ausiliaria per la pulizia superficiale di frutta, verdura, utensili e superfici.
Per una corretta igiene alimentare, ecco le indicazioni da seguire:
- Preferire sempre il lavaggio degli alimenti sotto acqua corrente per rimuovere la maggior parte dei residui visibili.
- Utilizzare solo preparati disinfettanti con dicitura specifica per uso alimentare (come quelli a base di ipoclorito di sodio) quando si vuole sanificare ortaggi e frutta da consumare crudi.
- Riservare il bicarbonato alle sue funzioni di pulizia e deodorizzazione, sapendo che non garantisce l’eliminazione dei microorganismi.
Infine, occorre ricordare che l’abuso di bicarbonato – anche come integratore o rimedio gastrointestinale – può portare a effetti collaterali spiacevoli, quali disturbi gastrointestinali o alterazioni metaboliche.
La corretta informazione e la distinzione tra funzioni di pulizia e funzione disinfettante sono essenziali per proteggere la salute e adottare comportamenti consapevoli, soprattutto in ambito alimentare. Sebbene il bicarbonato di sodio rimanga un prodotto prezioso e multifunzionale in moltissimi ambiti domestici, il suo utilizzo deve rispettare i reali limiti scientificamente dimostrati e non sostituire le prassi di sanificazione riconosciute.