Sab. Lug 26th, 2025

C’è un tesoro nella spazzatura, letteralmente. I computer scartati, i circuiti stampati e altri rifiuti elettronici contengono metalli preziosi come l’oro. Ora, una ricerca rivoluzionaria potrebbe rendere l’estrazione dell’oro più facile e pulita. Il processo utilizza un disinfettante chiamato acido tricloroisocyanurico, comunemente usato nella sanificazione dell’acqua. Quando viene attivato con acqua salata, diventa abbastanza potente da dissolvere l’oro senza bisogno di mercurio o cianuro. Quindi, un assorbente polimerico personalizzato lega l’oro estratto e lo separa dagli altri metalli e dai rifiuti. Il processo non si basa su sostanze tossiche.

Nuovo polimero rivoluziona il recupero dell’oro: economico, sicuro e riciclabile

“È sempre più importante sviluppare metodi sicuri e versatili per purificare l’oro da fonti diverse”, ha affermato uno degli autori principali dello studio.

Ciò che rende questa scoperta particolarmente promettente è che il polimero che lega l’oro può essere riutilizzato. Una volta raccolto l’oro, viene attivato per “disintegrarsi”, consentendo il recupero e il riciclaggio sia dell’oro che del polimero. Questo design a ciclo chiuso aiuta a prevenire gli sprechi e a ridurre il costo dei materiali necessari per il recupero futuro.

Per iniziare, basta rispondere ad alcune domande sulla propria abitazione, senza bisogno di fornire il numero di telefono. Entro uno o due giorni, EnergySage invierà via e-mail le migliori opzioni locali per le vostre esigenze e i suoi consulenti esperti vi aiuteranno a confrontare i preventivi e a scegliere quello più adatto.

Il WWF ha riferito che le fuoriuscite di cianuro hanno causato la morte di pesci e danni a lungo termine all’ecosistema, come è successo nel sistema fluviale del Tisza nel 2000.

Con il continuo accumularsi dei rifiuti elettronici a livello globale, i vecchi dispositivi elettronici, come telefoni e laptop, finiscono spesso in discarica, rilasciando sostanze chimiche nocive nell’ambiente. Rendendo il recupero dell’oro più sicuro ed efficiente, la nuova tecnica della Flinders University offre un modo più pulito per gestire i materiali elettronici di scarto.

Il team di ricerca sta ora collaborando con riciclatori e minatori per scalare la tecnologia. Sforzi simili sono in corso in Svizzera, dove i ricercatori stanno utilizzando anche sottoprodotti alimentari come il siero di latte per recuperare l’oro dai circuiti stampati.

Innovazioni come queste evidenziano come il pensiero dell’economia circolare, ovvero il recupero di materiali preziosi dai prodotti che scartiamo, possa contribuire a ridurre i rifiuti elettronici, sostenere una produzione più pulita e diminuire la necessità di un’estrazione mineraria ad alto consumo di risorse.