Ven. Ago 8th, 2025

In piena estate e con la stagione turistica in pieno svolgimento, anche i media di altri paesi europei sono sorpresi dalla qualità e dai prezzi delle nostre spiagge, che in agosto sono in alta stagione e attraggono sia il turismo nazionale che quello internazionale. È il caso dell’Italia, l’altro paese mediterraneo per eccellenza che, a quanto pare, si stupisce ancora nel vedere i biglietti di un servizio che si trova in quasi tutte le spiagge: i lettini.

Sabbia, sole e… risparmio: il segreto della popolarità delle spiagge di Alicante tra gli italiani

In particolare, il biglietto con il prezzo di alcuni lettini su una spiaggia di Alicante ha attirato l’attenzione della stampa italiana, che ha portato a un’analisi comparativa tra le spiagge di quel paese e quelle spagnole, nonché delle differenze nel modello di business e di turismo tra i due paesi.

Il biglietto degli spagnoli sulla spiaggia di Alicante mostra che due lettini e un ombrellone, validi dalle 9:00 alle 20:00, hanno un prezzo totale di 24 euro: “In Italia possono arrivare a 50 euro a posto, la cifra spagnola è allarmante. E non è un caso isolato. Ma perché andare al mare in Spagna costa meno che in Italia? E cosa rende Alicante una destinazione così popolare anche per i turisti italiani?“, si chiedono dall’organizzazione italiana Forum Agricoltura Sociale.

”Alicante è uno dei gioielli del Mediterraneo, ideale per chi cerca spiagge ben attrezzate e accessibili, un clima favorevole tutto l’anno e una gastronomia locale con riso, pesce fresco e dolci alle mandorle come il famoso torrone“, vendono dal citato mezzo di comunicazione, dove citano direttamente la famosa spiaggia di San Juan, come ”il centro nevralgico costiero della città“, con ”più di tre chilometri di sabbia fine, acque poco profonde, un’ampia offerta di servizi e sport acquatici”.

I prezzi sono bassi anche in alta stagione

“I prezzi rimangono bassi anche in alta stagione”, affermano dall’organizzazione italiana, precisando che non si tratta di “fortuna o di una promozione temporanea”, poiché “c’è una decisione amministrativa e gestionale deliberata dietro”.

“Il modello spagnolo si basa su un approccio prevalentemente pubblico, per cui le spiagge rimangono accessibili a tutti, con solo piccole zone a gestione privata. Le concessioni per ombrelloni e lettini sono a breve termine (2-3 anni) e vengono assegnate tramite bando pubblico“, spiegano gli italiani, aggiungendo che nel loro paese, tuttavia, gran parte della costa è occupata da stabilimenti balneari privatizzati, con concessioni a lungo termine e importanti investimenti strutturali. ”Questo genera prezzi più alti per i consumatori e una minore concorrenza tra gli operatori”, precisano.

“In Spagna, le amministrazioni locali puntano sull’accessibilità e sulla protezione del litorale. Le concessioni sono a breve termine, vengono assegnate tramite gara pubblica e sono soggette a ispezioni, il che favorisce la concorrenza tra gli operatori e mantiene bassi i prezzi”, esemplificano con le coste spagnole.

Al contrario, “in Italia, invece, le concessioni prolungate e gli investimenti in infrastrutture private determinano un mercato meno dinamico, con costi più elevati sia per gli operatori che per i clienti. A ciò si aggiunge la scarsità di spiagge libere, che in molte zone sono ridotte al minimo”, concludono.