Mer. Lug 30th, 2025

A Sanxingdui, in Cina, è stato scoperto un imponente laboratorio millenario pieno di oro. Gli archeologi ritengono che fosse attivo oltre 3.400 anni fa. Secondo Ran Honglin, archeologo e capo degli scavi, citato da El Cronista, il ritrovamento del laboratorio “fornisce informazioni preziose sulle tecniche di produzione, i materiali utilizzati e la catena artigianale che ha permesso di realizzare pezzi sofisticati più di tremila anni fa”. Gli specialisti hanno individuato e analizzato “strutture come fossati di cenere, luoghi di combustione, fondamenta e aree di lavorazione”.

Importanza del ritrovamento del laboratorio con l’oro

La scoperta del laboratorio “è considerata fondamentale per comprendere il processo di lavorazione dei preziosi reperti e delle pietre preziose rinvenuti nella zona, come oggetti in giada e pietra scolpita”.

Si riferisce che dal sito sono stati recuperati oltre 60.000 pezzi, tra cui reperti.

Civiltà enigmatica

Sanxingdui è considerato il più grande e antico giacimento del regno di Shu, una civiltà del sud-ovest della Cina, nell’attuale provincia cinese del Sichuan, spiega CNN.

Il giacimento “continua a rivelare nuovi indizi sul passato del regno di Shu, una civiltà enigmatica esistita tra 4.500 e 3.000 anni fa”.

L’emittente televisiva statunitense sottolinea che si ritiene che il regno di Shu, sorto nel bacino del Sichuan durante l’età del bronzo, si sia sviluppato indipendentemente dalle società della valle del fiume Giallo, tradizionalmente considerate la culla della civiltà cinese.

Il laboratorio si trova a un chilometro a nord dei famosi pozzi sacrificali del sito archeologico di Sanxingdui, nella provincia del Sichuan, secondo quanto riferito dall’Istituto provinciale di ricerca archeologica e dei beni culturali del Sichuan.

El Cronista pubblica che le rovine di Sanxingdui, scoperte negli anni ’20, coprono un’area di 12 chilometri quadrati nel bacino del fiume Yangtze e sono considerate una delle scoperte archeologiche più importanti degli ultimi anni.

“Nel 2024 i ricercatori hanno identificato più di 400 zone con vestigia antiche”, aggiungono.

Il laboratorio, portato alla luce, rappresenta un collegamento diretto con i tesori storici già trovati a Sanxingdui.

In Cina si spera che questa scoperta contribuisca a consolidare la candidatura di Sanxingdui per essere riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO).