Non è necessario vincere alla lotteria o cambiare vita per sentirsi un po’ più felici. Secondo psicologo legato all’Università di Cardiff e noto per aver coniato il termine “Blue Monday”, basta prestare attenzione a ciò che già fa parte della nostra quotidianità. La felicità, assicura, non sta nelle cose straordinarie, ma in gesti semplici come uscire a fare una passeggiata, condividere un po’ di tempo con qualcuno o dare un abbraccio sincero.
Le 5 abitudini che ti aiuteranno a essere più felice
Per il benessere non è un obiettivo irraggiungibile né una questione di fortuna, ma qualcosa che si può allenare. Basta attivare regolarmente i cosiddetti ormoni della felicità – serotonina, dopamina, ossitocina ed endorfine – attraverso piccoli gesti che nutrono il corpo, calmano la mente e ci connettono con gli altri. La sua proposta è chiara: cinque abitudini facili, gratuite e alla portata di tutti che, praticate quotidianamente, possono trasformare il nostro umore e il modo in cui viviamo.
Secondo questi cinque gesti quotidiani, avallati dalla scienza, ti aiuteranno a vivere meglio.
- Dai un nome a ciò che provi. Identificare le emozioni (rabbia, tristezza, gioia, paura) riduce l’attività dell’amigdala, la parte del cervello che si attiva con lo stress. Parlare o scrivere di come ti senti ti aiuta a prendere le distanze e a vedere le cose con più prospettiva. Un’abitudine semplice come scrivere tre frasi al giorno può fare una grande differenza nel modo in cui gestisci ciò che ti accade.
- Socializza, anche solo per un po’. Siamo animali sociali e la ricerca lo conferma: chi mantiene stretti legami con la famiglia e gli amici vive più a lungo, si sente più soddisfatto e affronta meglio le avversità. Non è necessario organizzare un programma, basta un caffè quotidiano con un collega, una breve videochiamata o una conversazione con qualcuno che ti ascolta per attivare quella sensazione di connessione e appartenenza che ci fa così bene.
- Muoviti! L’esercizio fisico non solo migliora la salute cardiovascolare e aiuta a dormire meglio, ma ha anche un impatto diretto sull’umore. Diversi studi hanno dimostrato che le persone che fanno esercizio fisico regolarmente, anche se moderato, hanno meno episodi di ansia e tristezza. Basta camminare mezz’ora, ballare a casa, salire le scale o fare yoga: sono tutte opzioni valide per generare quella dose di endorfine di cui il corpo ha bisogno.
- Abbraccia di più. Un abbraccio sincero, senza fretta, può ridurre il livello di cortisolo, l’ormone dello stress, e aumentare l’ossitocina, nota come l’ormone del legame. Non è solo una questione emotiva, ma anche fisiologica. Questo gesto, sia verso un’altra persona che verso te stesso, può aiutarti a sentirti più calmo, più accompagnato e più connesso con te stesso.
- Controlla come parli a te stesso. Il dialogo interiore ha un effetto diretto sulla tua autostima, sul tuo livello di fiducia e sulla tua capacità di gestire gli alti e bassi della giornata. Parlare con gentilezza, evitare giudizi severi e rivolgersi in seconda persona – “puoi farcela” – invece che in prima persona – “sono un disastro” – può aiutarti a prendere le distanze dai pensieri negativi e ad attivare una voce interiore più compassionevole e utile.
Potrebbe interessarti anche
María José Gordillo Hernández, psicologa: “L’autoesigenza può diventare una trappola che mantiene le persone intrappolate in relazioni tossiche”
Come metterlo in pratica
Non è necessario un orario fisso o una grande disciplina per integrare queste abitudini. Puoi iniziare con qualcosa di semplice come scrivere una frase al risveglio che definisca come ti senti, salutare qualcuno con cui non parli da giorni, fare una breve passeggiata prima di mangiare, chiedere un abbraccio quando arrivi a casa o controllare la sera se ti sei trattato con rispetto e pazienza durante la giornata.
L’importante non è fare tutto alla perfezione, ma ripeterlo. Perché, come ricorda, non si tratta di una formula magica, ma di sommare piccoli gesti significativi. Quelli che attivano ciò che è già dentro di te: la capacità di connetterti, di muoverti, di sentirti visto e di volerti un po’ più bene.
La felicità smette di essere una destinazione e inizia ad assomigliare più a una pratica quotidiana. Una pratica che non dipende dal denaro o da piani spettacolari, ma da qualcosa di semplice come un paio di scarpe comode, un taccuino a portata di mano, una persona vicina o il coraggio di darti un abbraccio quando ne hai più bisogno.