Può sembrare una semplice mancanza di educazione, ma dietro questa abitudine possono nascondersi fattori più complessi.
Non è solo maleducazione: i sorprendenti motivi psicologici dietro l’abitudine di interrompere
Interrompere costantemente può sembrare una semplicemancanza di educazione, ma secondo la psicologia, dietro questa abitudine possono nascondersi fattori più complessi. Sebbene spesso sia percepito come un gesto di egocentrismo o sconsideratezza, capire cosa motiva questo comportamento può aiutarci a interpretare meglio le dinamiche sociali e proteggere le nostre relazioni personali.
Il farmacista , noto per i suoi contenuti sui social network, sottolinea che questo tipo di comportamento può essere correlato sia a una mancanza di sensibilità che a un disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Tuttavia, non è l’unica spiegazione possibile.
Secondo quanto riportato dal portale specializzato, ci sono persone che interrompono perché provengono da contesti familiari o culturali in cui parlare sopra gli altri non è considerato scortese, ma un modo naturale di comunicare. Altre volte, l’interruzione è dovuta al bisogno di prendere il controllo della conversazione, soprattutto tra persone impazienti o molto concentrate sugli obiettivi, che preferiscono andare dritte al punto.
Può anche essere dovuto a un eccesso di entusiasmo. Chi interrompe a metà frase a volte lo fa perché è così coinvolto in ciò che ascolta che non può aspettare per condividere il proprio punto di vista. In questi casi, il comportamento non è guidato da cattive intenzioni, ma da un eccesso di coinvolgimento emotivo. D’altra parte, alcune persone non sono nemmeno consapevoli di interrompere: lo fanno semplicemente perché è così che hanno imparato a comunicare e non si rendono conto di dare fastidio.
Anche il genere può avere un ruolo. Uno studio condotto dalla George Washington University ha rivelato che gli uomini interrompono le donne il 33% in più rispetto agli altri uomini. Durante una conversazione di tre minuti, hanno interrotto le donne in media 2,1 volte, contro 1,8 volte quando parlavano con altri uomini. Al contrario, le donne hanno interrotto i loro interlocutori maschi solo una volta nello stesso lasso di tempo.
Al di là della loro origine, l’impatto delle interruzioni costanti può essere profondo. Questa abitudine può far sentire l’interlocutore ignorato, sminuito o irrilevante, deteriorando progressivamente la qualità del dialogo. A livello emotivo, può generare frustrazione e diminuire la fiducia tra le persone, soprattutto se le interruzioni diventano una costante.