Mar. Ago 5th, 2025

Il movimento dei prezzi dell’oro, che ha segnato il suo massimo storico più recente a giugno, riflette diversi fattori: la posizione favorevole a un dollaro debole dell’amministrazione Trump, l’incertezza sulla salute delle finanze pubbliche statunitensi e lo status di asset privo di rischio dei titoli del Tesoro statunitense; il ruolo dell’oro come bene rifugio in periodi di incertezza geopolitica e sui mercati; e le prospettive sui tassi di interesse. Il dollaro ha perso quasi l’11% rispetto a un paniere di valute nella prima metà dell’anno, registrando la peggiore performance dal 1973. Si osserva un’incertezza sull’impatto a lungo termine dei piani tariffari e di bilancio di Trump che non riteniamo si dissolverà presto. Il disegno di legge sul bilancio di Trump, che ha definito Big, Beautiful Bill e ha promulgato con la sua firma il 4 luglio, dovrebbe aumentare il debito statunitense tra 2,4 e 2,8 trilioni di dollari nel prossimo decennio.

Carenza di argento

L’argento è un metallo monetario leggermente più volatile del suo cugino, l’oro. Ha un beta più alto, ovvero tende a seguire l’andamento del prezzo dell’oro con rialzi e ribassi più marcati. Ciò che mi piace particolarmente del metallo bianco è la sua scarsità strutturale.

Oltre al suo ruolo di riserva di valore monetario, l’argento è utilizzato come metallo industriale, poiché possiede le migliori proprietà di conduzione elettrica di tutti gli elementi. Oltre il 60% dell’offerta di argento è destinato all’industria: elettronica e tecnologia, comprese le batterie avanzate, i pannelli solari, gli schermi al plasma e, sempre più, le applicazioni mediche e militari.

La domanda industriale di argento è aumentata del 4% nel 2024, raggiungendo i 680,5 milioni di once, e ha quindi raggiunto un nuovo massimo storico per il quarto anno consecutivo. Secondo il Silver Institute, anche lo scorso anno la domanda di argento ha superato l’offerta per il quarto anno consecutivo.

La scarsità di argento è gestibile, fino a quando non lo è più. Non esistono riserve, come nel caso dell’oro. Il prezzo dell’argento si è rivalutato parallelamente a quello dell’oro nei primi sei mesi dell’anno (argento in dollari +27%, oro in dollari +26%). A differenza dell’oro, l’argento continua a essere quotato al di sotto del suo massimo storico di 50 dollari l’oncia, raggiunto nel 1980. Sarebbero necessari maggiori flussi di capitale per raggiungere tale livello e crediamo che stiamo iniziando a vedere i primi segnali in tal senso.

Questo ci porta alle società minerarie aurifere e argentifere, che tendono ad avere ottimi risultati in borsa nei periodi di aumento dei prezzi dei metalli che estraggono. In questo momento, le società estrattive stanno pompando liquidità.

Come l’argento, le azioni delle società minerarie sono solitamente “scommesse sul beta”, subiscono una maggiore volatilità rispetto all’oro e tendono a muoversi un po’ più tardi nel ciclo rispetto all’oro.

Minerarie in rialzo: opportunità di investimento nonostante i deflussi degli ETF

Le azioni delle società minerarie sono aumentate quest’anno; così, il Van Eck Gold Miners ETF ha guadagnato il 54% nei primi mesi dell’anno, ma gli ETF hanno subito deflussi negli ultimi trimestri, una tendenza della domanda che trovo sconcertante. Gli utili delle società minerarie sono in aumento e le azioni sono quotate con valutazioni interessanti: al di sotto della loro media a lungo termine in termini di prezzo-flusso di cassa e prezzo-valore dell’attivo netto, due indicatori che monitoriamo.

Ci aspettiamo che l’atteso arrivo degli investitori long-only nel settore avvenga nelle prossime settimane: le società stanno funzionando troppo bene a livello operativo per essere ignorate ancora a lungo. Lo stesso vale per l’oro e l’argento, dove le posizioni degli ETF su lingotti sono inferiori ai massimi raggiunti nel 2020 (oro) e nel 2021 (argento).

L’oro e l’argento sono denaro reale, i governi e le banche centrali non possono stamparli, mentre l’argento e le società che estraggono metalli preziosi sono i premi “a più alto beta” dell’oro. Riteniamo che l’oro, l’argento e le azioni delle società che estraggono oro e argento abbiano un ruolo importante da svolgere in un portafoglio di investimento ben diversificato, soprattutto nell’attuale contesto macroeconomico e di mercato.

Manteniamo una posizione rialzista nel settore da oltre un anno e riteniamo che abbia senso cercare i rendimenti potenziali disponibili aggiungendo argento e azioni di società minerarie a un investimento in oro.