Sab. Ago 2nd, 2025

Frutti dolci, fiori profumati e una resistenza ammirevole. Il guayabo (Psidium guajava) è uno di quegli alberi che sembrano avere tutto. Facile da curare, generoso nella produzione e bello da vedere, questo albero da frutto è un’ottima scelta per chi desidera dare vita e sapore al proprio giardino, cortile o terrazzo. Originario dell’America tropicale, il guayabo ha dimostrato una sorprendente capacità di adattamento ai climi temperati. A differenza di specie più esigenti, questo albero rustico può svilupparsi su terreni poveri, purché il terreno venga migliorato con compost al momento della piantagione. Richiede pieno sole, irrigazione regolare durante i primi anni e un drenaggio moderato. Con il tempo, diventa resistente anche a brevi gelate, tollerando temperature fino a -2 °C se ben acclimatato.

Fiorisce più di una volta all’anno

Una delle grandi virtù del guayabo è la sua capacità di fiorire più di una volta a stagione. Anche se la fioritura principale avviene in primavera, può ripetere questo processo alla fine dell’estate se il clima lo permette, il che si traduce in un secondo raccolto in autunno o addirittura nella primavera successiva.

I suoi fiori bianchi, con lunghi stami, non solo abbelliscono l’albero, ma attirano anche api e altri impollinatori, contribuendo a rafforzare l’ecosistema locale.

Le guaiabe maturano principalmente verso la fine dell’estate. Esistono varietà con polpa bianca, rosa o gialla, tutte intensamente profumate e dal sapore dolce con note acidule. Sono ricche di vitamina C (più di un’arancia), antiossidanti e fibre, il che le rende un superalimento ideale per succhi, gelatine, frutta fresca o disidratata.

Ideale per principianti (e per spazi ridotti)

Il guava inizia a produrre frutti tra i due e i tre anni dopo la semina. Non richiede concimazioni costanti, anche se apprezza un buon apporto di compost alla fine dell’inverno per rafforzare la crescita. Risponde molto bene anche a potature leggere, da effettuare alla fine dell’inverno per stimolare la fioritura sui rami nuovi.

Con una potatura adeguata, l’albero può essere mantenuto basso e compatto, il che lo rende ideale per piccoli giardini o cortili urbani. È anche possibile coltivarlo in vasi grandi (di almeno 40 litri), purché abbia una buona esposizione al sole, un’irrigazione moderata e un substrato sciolto con un buon drenaggio.

Guayabo o feijoa?

È comune confondere il guayabo tropicale con il guayabo brasiliano (Acca sellowiana), noto anche come feijoa. Sebbene entrambi appartengano alla famiglia delle Myrtaceae e possano essere coltivati come alberi da frutto ornamentali, sono specie diverse. Il guayabo tropicale produce frutti più dolci, ha foglie più larghe e fiorisce più frequentemente.

Coltivare questo tipo di alberi, come altre piante, porta diversi benefici. Oltre alla frutta, diversi studi hanno dimostrato che stare a contatto con la natura in modo costante favorisce il benessere. Anche dedicarsi al giardinaggio contribuisce a questo.