Quando andiamo in campagna, soprattutto in primavera e in estate, uno dei rischi più comuni e fastidiosi è la presenza di zecche, piccoli parassiti che possono trasmettere malattie gravi. Il ricercatore, della Stazione Biologica di Doñana, ha condiviso sui social network una tecnica semplice ed efficace per ridurre le probabilità che questi aracnidi ci pungano durante le nostre giornate all’aria aperta. Molti, per istinto, tirano su i calzini fino a coprire completamente il fondo dei pantaloni, credendo così di impedire il passaggio delle zecche. Tuttavia, il ricercatore avverte che questa tecnica può far sì che i parassiti continuino a salire lungo la gamba fino a infilarsi sotto la maglietta.
Un rifugio buio e controllato
«Le zecche cercano zone buie», sottolinea nel video, mentre mostra il modo corretto di indossare i pantaloni e i calzini. Il segreto sta nel creare un piccolo spazio tra i due indumenti, in modo che il calzino copra solo leggermente il fondo dei pantaloni, che vengono abbassati leggermente, formando una sorta di tunnel buio.
Questo punto funge da esca: fornisce alla zecca un rifugio con ombra e temperatura stabili che, secondo il ricercatore, la farà rimanere lì e non avanzare verso zone più delicate del corpo. In questo modo, invece di ostacolarne il percorso e costringerla a cercare vie alternative più pericolose, le viene offerta una trappola temporanea dove può essere facilmente individuata ed eliminata.
Controllare e agire
Durante la passeggiata, raccomanda di controllare periodicamente la parte inferiore dei pantaloni e di spingere verso il basso le eventuali zecche che si sono attaccate a quella zona. In questo modo si evita che riescano a trovare un punto di ingresso più alto.
Il ricercatore è specializzato in ecologia delle malattie e parassitologia, con una vasta esperienza nella comprensione delle interazioni tra ospiti e parassiti. Nel suo lavoro ha studiato malattie zoonotiche come il virus del Nilo occidentale o la malaria aviaria e collabora con numerose istituzioni scientifiche internazionali.
La tecnica condivisa in questo video fa parte di quella visione di salute integrale che combina conservazione, salute pubblica e prevenzione personale. Non tutte le zecche sono infette, ma dato il rischio che comportano, come la malattia di Lyme o la febbre emorragica del Crimea-Congo, è bene prendere tutte le precauzioni necessarie.