Il suo approccio al nostro Sistema Solare, tanto breve quanto intenso, dà il via a una corsa contro il tempo. Tra poche settimane, infatti, 3I/ATLAS ripartirà verso le stelle, portando con sé segreti che gli scienziati cercano disperatamente di svelare.
Un vero viaggiatore cosmico: da dove viene 3I/ATLAS e perché la sua provenienza affascina
3I/ATLAS non viene da qui. La sua orbita iperbolica dimostra che è di origine interstellare. Ma da dove esattamente? È tutta qui la domanda. Le prime ipotesi puntano verso il disco spesso della Via Lattea, una regione popolata da stelle antiche. Se ciò fosse confermato, 3I/ATLAS sarebbe un viaggiatore di oltre otto miliardi di anni, potenzialmente proveniente da una stella oggi scomparsa.
Questa semplice possibilità sconvolge i nostri modelli. Un oggetto così antico, portatore delle impronte chimiche di un’epoca passata, potrebbe rivelare come si formano i sistemi stellari e come evolve la galassia. Ogni dato raccolto diventa quindi un frammento di storia cosmica.
Dimensioni riviste, domande rinnovate: perché la sua dimensione cambia tutto
Inizialmente stimato in 20 km di diametro, 3I/ATLAS sarebbe in realtà molto più piccolo: tra 1 e 2 km. Questa correzione cambia le carte in tavola. Se un oggetto così piccolo può attraversare il nostro Sistema Solare senza essere immediatamente rilevato, quanti altri ci sono sfuggiti?
Questa incertezza alimenta un dibattito: gli oggetti interstellari di piccole dimensioni sarebbero innumerevoli? Troppo scuri per i nostri strumenti attuali, passerebbero inosservati, nonostante siano capsule temporali provenienti da altri mondi. 3I/ATLAS potrebbe essere solo il precursore di una lunga serie di scoperte.
Composizione, sopravvivenza, scomparsa: un enigma scientifico sotto stretta sorveglianza
Il passaggio di 3I/ATLAS vicino al Sole potrebbe innescare un’attività cometaria. Gli astronomi sperano quindi di rilevare emissioni di ghiacci primitivi, CO2 e persino ammoniaca. Se questi elementi fossero presenti, ciò confermerebbe la sua estrema antichità e la sua natura vergine, inalterata dalla sua formazione.
Ma c’è un pericolo: sopravviverà al suo avvicinamento al Sole? L’episodio di ‘Oumuamua, rimasto intatto, contrasta con la cometa Borisov, frammentata. La struttura di 3I/ATLAS è abbastanza resistente per resistere alle forze termiche e gravitazionali? I telescopi JWST e Hubble scrutano ogni dettaglio.
In sintesi, 3I/ATLAS è più di un semplice oggetto spaziale. È un testimone del passato galattico, un enigma in movimento e forse una porta d’accesso a una nuova comprensione del cosmo.