Nessuna banca vuole restare fuori dalla strategia per acquisire clienti e dollari attraverso uno degli investimenti più popolari: il deposito a termine in valuta estera (USD). Negli ultimi mesi, diverse banche italiane hanno deciso di aumentare i rendimenti dei depositi a termine in dollari, oltre a introdurre conti di risparmio remunerati nella stessa valuta. L’obiettivo è incentivare i risparmiatori a depositare i propri dollari nelle banche, anziché tenerli liquidi o in conti non fruttiferi.
Depositi a termine in dollari: quanto si guadagna in base alla banca
Alcuni istituti si distinguono per i rendimenti più competitivi. Ad esempio, una banca che prima offriva tassi marginali ora propone rendimenti più allettanti, allineandosi alla domanda del mercato.
Secondo un’analisi condotta sui siti delle principali banche italiane, i tassi d’interesse offerti per i depositi a termine in dollari a 30 giorni sono i seguenti:
- Intesa Sanpaolo: 1,50% annuo
- UniCredit: 0,80% annuo
- Monte dei Paschi di Siena: 0,30% annuo
- Banco BPM: 1,20% annuo
- Banca Nazionale del Lavoro (BNL): 0,75% annuo
- Credit Agricole Italia: 1,10% annuo
- FinecoBank: 2,00% annuo
- Mediobanca: 1,75% annuo
- Banca Sella: 1,60% annuo
Deposito a termine in dollari: quanto si guadagna con 3.800 USD in 30 giorni?
Se un cliente investisse 3.800 dollari in un deposito a termine a 30 giorni, il guadagno varierebbe in base alla banca scelta.
Ad esempio, con FinecoBank, che offre uno dei tassi più alti (2% annuo), il calcolo sarebbe:
- Interessi maturati in 30 giorni:
- 123.800×0,02=6,33 USD
Alla scadenza, il cliente ritirerebbe 3.806,33 USD, contro un capitale iniziale di 3.800.
Se invece optasse per UniCredit (0,80% annuo), il guadagno sarebbe di circa 2,53 USD, portando il totale a 3.802,53 USD.