Ven. Ago 1st, 2025

Le truffe sono all’ordine del giorno. Sebbene gli inganni perpetrati su Internet siano quelli più diffusi, non bisogna perdere di vista quelli che avvengono di persona. In questi casi, i malintenzionati cercano situazioni in cui possono instaurare rapidamente un rapporto di fiducia affinché l’altra persona non sospetti nulla e cada nella trappola. Una delle truffe nei negozi che è tornata in auge è quella del “furto magico”, che consiste nel confondere il commesso per ricevere più denaro di quello che gli spetta nel resto. I criminali di solito cercano di confondere la vittima in modo che rimanga bloccata dal nervosismo e non riesca a reagire in tempo. Tra le pratiche più ricorrenti c’è quella di introdurre banconote false o monete di altre valute. Quest’ultimo caso è successo a una donna, che ha segnalato sui social network che un cliente le ha pagato con monete da due zloty polacchi facendole passare per monete da un euro. Tuttavia, il loro valore è molto inferiore, poiché equivalgono a circa 47 centesimi.

Un’altra truffa che passa inosservata

La farmacista, ha condiviso sul suo profilo una truffa subita lo scorso anno che l’ha spinta a cercare altri metodi per verificare le banconote. Nel video, la giovane avverte che il classico pennarello giallo che permette di verificare se il denaro è autentico non è sempre efficace: “Questo metodo non falliva mai, lo passavi su una banconota falsa e si colorava”.

Tuttavia, mostra come, passando il pennarello sulla banconota che le ha consegnato un cliente, questo non si macchia né lascia alcun segno. È il rilevatore automatico che alla fine rivela che il denaro è falso. «È incredibile», esprime indignata la professionista, che ha già subito diverse truffe nel suo lavoro. Per evitare di cadere nella trappola, consiglia di non utilizzare l’inchiostro come metodo e di privilegiare l’uso di una macchina.

Una farmacista mette in guardia da una truffa al momento del pagamento: “Ci hanno fregato di nuovo”

Il motivo per cui questa tecnica, utilizzata da molti anni nei negozi, sta fallendo è che gli esperti di contraffazione hanno perfezionato le loro procedure. Questi pennarelli funzionano grazie a una reazione chimica provocata dall’amido presente nella carta comune. A differenza di un foglio normale, il materiale utilizzato nella produzione delle banconote non contiene amido, quindi la penna non funziona. La Polizia Nazionale spiega che i criminali aggiungono determinate sostanze che provocano una reazione simile a quella di una banconota autentica quando viene passata la penna. Pertanto, è consigliabile ricorrere ad altre soluzioni.